Amf rileva Figros e crea polo dello stampaggio metallico

La Amf di Bassano del Grappa, che produce accessori metallici per moda e pelletteria, ha comprato il 100% della toscana Figros srl, leader nello stampaggio di metallo, sinora controllata dai fratelli Grossi, che manterranno i rispettivi incarichi nell’azienda. I Grossi sono stati assistiti da Banca Mediolanum, Livolsi&Partners e da Studio Associato Valecchi Vitartali. Fondata nel 1978, Figros è tra le più rinomate aziende dello stampaggio in pressofusione di leghe di zinco e stamapggio a caldo in ottone e alluminio. La società ha fatturato nel 2017 15,5 milioni di euro, dopo un 2016 da 11,5 milioni, a fronte di un ebitda di 2,9 milioni e una liquidità netta di 1,6 milioni. Amf, che nel 2017 ha fatturato 22 milioni, è presieduta da Nicole Faeber ed è controllata al 56% da un gruppo di investitori riuniti in Italglobal Partners, società d’investimento fondata da Ruggero Jenna e Francesco Sala, che aveva investito nel 51% della società nel dicembre 2014 e in seguito ha aumentato la quota. Per Amf Figros è il secondo acquisto in pochi mesi dopo Made Black, azienda di Bergamo specializzata in verniciatura e sputtering, con nel 2017 ha fatturato circa 9,5 milioni. Gli acquisti seguono l’apertura a fine 2016 di un impianto galvanico unico nel suo genere per tecnologia e compatibilità ambientale. Secondo quanto risulta a MF-Milano finanza, le due operazioni hanno richiesto a Italglobal un impegno di 40 milioni. L’entità derivante dall’integrazione delle tre società intende chiudere il 2018 con 50 milioni di ricavi e un ebitda del 20%. Le due operazioni sono state finanziate con un prestito organizzato da un pool di banche guidate da BancoBpm e Ubi assistite dai legali di Clifford Chance. (riproduzione riservata)